hahaha stavo scherzando, siamo appena a un terzo della strada! Continua ad andare avanti comunque, c'è ancora molto da vedere.
Persino le fortune dei ricchi sono eclissate dall'incomprensibile ricchezza dello 0,0001%.
Anche i guadagni di chi fa una professione prestigiosa sono eclissati dall'immensa ricchezza dei miliardari.
Queste persone si immaginano di essere immensamente ricche, e spesso si oppongono a misure redistributive.
Ma molti non hanno completamente realizzato la distanza tra loro e i Paperoni.
Possiamo vivere in un mondo in cui esistono i ricchi, anche senza regalare praticamente tutti i soldi esistenti ai super ricchi.
Nessun essere umano al mondo necessita o merita tutta questa ricchezza.
E Giovanni Ferrero è solo uno dei 40 miliardari italiani.
Siamo finalmente giunti alla fine di Ferrero.
Vediamo quanto sono ricchi i suoi colleghi...
In Italia ci sono 40 miliardari, che possiedono complessivamente circa 150 miliardi di euro. In questa sezione cercheremo di visualizzare questa scala paragonandola a cosa si potrebbe fare con una frazione di questa ricchezza.
Mentre procediamo, cercate sempre di tenere a mente questo: tutta questa ricchezza è controllata da un gruppo di individui talmente piccolo che se noleggiassero un autobus turistico, avanzerebbero ancora posti.
L'Italia soffre di una cronica carenza di personale infermieristico. La crisi sanitaria dovuta al coronavirus ha reso questa situazione ancora più palese, e il problema è destinato ad acuirsi col progressivo invecchiamento della popolazione. Per colmare le lacune in organico, bisognerebbe procedere all'assunzione di circa 50.000 persone, ad un costo stimato di circa 2 miliardi di euro, o l'1,3% della ricchezza degli italiani più ricchi.
Nel momento in cui stiamo preparando questo sito, l'Italia ha aumentato notevolmente la propria capacità di fare tamponi. Ciononostante, la disponibilità di tamponi pubblici e la capacità di tracciamento ancora non sono adeguate nella maggior parte delle regioni italiane. Il costo di un tampone per il sistema sanitario dipende dalla regione ma è di circa 59€ a persona in media. Fare il tampone a tutta la popolazione italiana costerebbe circa 3,5 miliardi di euro, o il 2,3% della ricchezza posseduta dai 40 italiani più ricchi.
Le misure adottate per contrastare il coronavirus e i suoi effetti sull'economia sono tra le più imponenti adottate in italia dal dopoguerra. L'ultimo decreto ristori mette a disposizione risorse per 8,8 miliardi di euro, e probabilmente non sarà sufficiente. È stato finanziato in deficit, che sarà ripagato dai contribuenti per generazioni.
Il costo di queste misure potrebbe essere azzerato in un istante dai super ricchi per una quota talmente piccola delle loro ricchezze che neanche se ne accorgerebbero.
Invece, saranno i contribuenti a dover pagare il conto.
Ogni singola persona in Italia potrebbe essere fatta uscire dalla povertà con un versamento una tantum di circa 5.000€ per famiglia o 1.800€ a persona (in media). Il costo totale si aggirerebbe sui 9 miliardi di euro, ovvero il 6% della ricchezza controllata da 40 persone.
Potrebbe sembrare controintuitivo che un sussidio una tantum possa avere un impatto duraturo sulla povertà cronica. Ma uno degli aspetti sorprendenti della povertà è che è mobile. Le persone entrano ed escono dalla povertà molte volte durante le loro vite, e un anno buono puo avere effetti importanti e duraturi.
C'è ormai una grande mole di dati a sostegno dell'idea che trasferimenti una tantum di denaro possano trasformare in maniera permanente un'economia locale. Con un afflusso improvviso di contante, le persone investono nel loro futuro. Tornano a scuola, comprano mezzi di trasporto, pagano per la cura dei figli, saldano i debiti e intraprendono tutta una serie di iniziative per migliorare le loro carriere e le loro prospettive.
Negli Stati Uniti, delle persone che escono dalla povertà in un dato anno, circa la metà ne resta fuori per almeno 5 anni in seguito. Circa un terzo sono ancora fuori dalla povertà dieci anni dopo.
Questa non sarebbe una soluzione permanente per tutti. Qualcuno tornerà rapidamente in povertà e altri hanno debiti o problemi talmente grandi che un tale sussidio non farebbe molta differenza. Ma per milioni di persone, sarebbe un cambiamento epocale. Sarebbe un programma sociale che ridefinirebbe un'intera generazione, cambiando il volto alla nostra economia per decenni.
L'acqua è un bene primario e fondamentale. Tutti dovrebbero accesso all'acqua potabile, senza dover per questo fare rinunce. Questo punto di vista è stato espresso chiaramente dagli italiani con i referendum del 2011, i primi a raggiungere il quorum dal 1997 in avanti.
Ogni anno gli italiani spendono 12 miliardi di euro per le bollette dell'acqua, ovvero l'8% di quanto possiedono i 40 italiani più ricchi.
Studiare non è gratis. Il costo reale dell'andare all'università per uno studente fuori sede si aggira attorno ai 9.000€ all'anno, o 45.000€ per i 5 anni di studio. La dote o l'eredità universale consentirebbe a ogni giovane di avere un capitale di partenza per costruire il suo futuro per esempio per pagarsi lo studio o aprendo un'attività ed affrontare l'età adulta con meno disparità, ed essere più libero nelle sue scelte.
La malaria è una delle peggiori malattie infettive che affliggono l'umanità. È probabilmente la malattia che ha ucciso più persone nella storia. Nel solo XX secolo la malaria ha ucciso più persone che la peste in tutta la storia.
Il Covid-19 ci ha mostrato cosa voglia dire vivere nel terrore di una malattia mortale. Purtroppo per gran parte del mondo, questo orrore era una realtà quotidiana anche prima del coronavirus.
Tutte queste morti sono evitabili. Curare e prevenire la malaria è un processo noto, universalmente adottato nel mondo sviluppato.
Si stima che la malaria potrebbe essere debellata entro il 2030 al costo di 1.54€ per persona a rischio all'anno, o circa 70 miliardi di €. Questo equivale a circa il 47% della ricchezza posseduta dai 40 italiani più ricchi (o il 2.8% della ricchezza dei 400 americani più ricchi).
All'incirca 800 bambini moriranno oggi di malaria. Un ristretto gruppo di persone potrebbero evitarlo per una somma talmente piccola che difficilmente avrebbe un impatto sulle loro vite. Ma hanno scelto di non farlo.
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